Elezioni Regionali 28-29 Marzo 2010

Sono candidata alle regionali in Calabria per la provincia di Catanzaro.
Ho saputo che in Calabria un consigliere regionale guadagna 14.000 euro al mese.
E’ un privilegio intollerabile che la casta si è autoattribuito.
Il cav. Callipo, per la cui elezione concorro con la mia candidatura in IdV, ha proposto di ridurre queste retribuzioni a quelle più sobrie della Toscana, ma il sistema dei partiti lo consentirà ?
Ebbene io penso che ciò che non è possibile ai partiti, sia possibile invece ai singoli consiglieri con il coraggio di cominciare da sé.

Io comincio da me.

Nei prossimi giorni andrò da un notaio e firmerò un atto con il quale mi impegno, nel caso venga eletta, a devolvere la metà della mia retribuzione di consigliere regionale a un fondo che conceda microprestiti a giovani che intendano avviare un’attività imprenditoriale. Ciò fino a quando la retribuzione non venga dimezzata per legge.
Il fondo sarà gestito da un istituto già operante nel settore del microprestito (Banca Etica o altro istituto attivo in Calabria).

Non sarà denaro concesso a fondo perduto, ma denaro volto a valorizzare talento e iniziativa di giovani (il 50 % alle donne), denaro che richiede un approccio dinamico al lavoro, superando la visione passiva ed attendista. Non sarà assistenza, ma un incentivo a dare quel meglio che i giovani possiedono.

Con questa iniziativa intendo lanciare una sfida alla coscienza e al senso di responsabilità dei singoli consiglieri:
i privilegi mortificano la dignità degli uomini impegnati in politica.
Se questo primo esempio sarà seguito, si creeranno forse le condizioniperché diventi possibile una vera e seria riforma di tutte le condizioni economiche e normative dei consiglieri regionali. In questo caso mi impegno a proporre che le somme risparmiate con la riduzione delle retribuzioni siano devolute al fondo che potrà, in questo modo, continuare la sua attività con introiti maggiori.

Io comincio da me.