Riforma delle nomine
LE SOCIETA’ PARTECIPATE dalla regione Calabria hanno perdite per 8 milioni di Euro (pari a 16 miliardi di vecchie lire!!). Invece di creare ricchezza, l’hanno distrutta: hanno prodotto un debito enorme!
La Regione Calabria non riesce neppure, secondo la Corte dei Conti, ad identificare il proprio patrimonio immobiliare: non sa quali sono le sue proprietà che sono dei cittadini!
Chi usa, a chi è stato concesso, chi ricava profitto da questo patrimonio?
La classe politica ha l’obbligo di spiegare come si spendono i soldi dei cittadini, come si usano i beni pubblici.
Se eletta, proporrò una RIFORMA DELLE NOMINE dei dirigenti delle partecipate:
– concorso pubblico e candidature aperte a tutti i cittadini, c.v. on line;
– divieto di cumulare gli incarichi;
– contenimento delle retribuzioni ( entro la media media europea ).
La parola ai cittadini
Come liberare la Calabria dall’asservimento ai partiti e ai signori delle tessere? Dando la parola ai cittadini e introducendo forme di democrazia diretta. L‘attuale statuto regionale consente il referendum abrogativo e consultivo con i quali i cittadini possono abrogare alcune leggi o essere consultati per altre, ma le decisioni finali spettano ai partiti. In diverse parti del mondo e ora anche in Italia (Alto Adige e Veneto) sono stati introdotti negli ultimi anni istituti che consentono ai cittadini di legiferare direttamente attraverso il referendum deliberativo: i cittadini più attivi possono promuovere e sottoporre a referendum leggi regionali di iniziativa popolare senza passare attraverso le decisioni dei partiti. Le leggi promosse e approvate dalla maggioranza dei cittadini diventano esecutive.
Alla democrazia rappresentativa si affianca cosi’ una forma di democrazia diretta che nulla toglie alla prima, ma la rende più completa e partecipata.
In Svizzera, Austria, Germania, Gran Bretagna, USA i cittadini decidono, le istituzioni eseguono.
Proporrò, se eletta, l’introduzione del referendum deliberativo nello statuto della Regione Calabria.
Per gli insegnanti
Dopo i genitori, gli insegnantisono le persone più importanti per il futuro delle nuove generazioni.
Non possiamo consentire che siano una categoria emarginata e depressa;se l’insegnante é depresso, lo sarà anche nostro figlio perchél’insegnante trasmette, oltre al sapere e alle competenze, anche ciò che è, pensieri sentimenti emozioni.I nostri figli hanno bisogno di insegnanti motivati, per i quali insegnare sia un piacere.Non è solo un problema di stipendio (gli insegnanti guadagnano poco)è anche un problema di prestigio sociale, di apprezzamento, di sentirli importanti .Proporrò, se eletta, che la Regione Calabriadia vita tutti gli anni a unaGIORNATA DELL’INSEGNANTEUn giorno all’anno dedicato agli insegnanti di ogni ordine e scuolaperché si ritrovino tra loro,per confrontare le esperienze del fare scuola e far tesoro delle migliori.Un giorno in cui tutti ci dedichiamo a migliorare le nostre scuoleper il futuro dei nostri figli
-
Recente
- LETTERA APERTA AI GIUDICI DELLA CASSAZIONE
- La Consulta fa la nanna
- Due o tre cose di Lapo
- Appello dal mondo della filosofia del diritto NO alla proposta di riforma costituzionale
- Plutocrazia
- La clase “alta” no tiene clase.
- La guerra e il califfo di provincia
- Analisi del 2014
- Fare Lagarde ai ricchi: un’indagata a capo del Fmi
- Daily Reminder | We fight Zionism – Not Judaism. For who does not understand the difference →
- Israeli Massacres on Palestinians
- LA CITTÀ DOVE LA DISOCCUPAZIONE È ALLO 0% E L’AFFITTO COSTA 15 EURO
-
Link
-
Archivi
- marzo 2018 (1)
- gennaio 2017 (1)
- novembre 2016 (2)
- febbraio 2015 (3)
- gennaio 2015 (1)
- agosto 2014 (3)
- aprile 2014 (1)
- febbraio 2013 (1)
- gennaio 2013 (2)
- dicembre 2012 (2)
- febbraio 2010 (7)
-
Categorie
-
RSS
Entries RSS
Comments RSS